Qualifica e certificazione del personale addetto alle Prove Non Distruttive
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Conversione certificazione ASNT SNT TC-1A in UNI EN ISO 9712

Domanda sulla Conversione della certificazione da SNT TC-1A a UNI EN SO 9712

Le sarei grato di ricevere informazioni in merito alla conversione delle qualifiche NDT/PT/MT/UT/RT  SNT-TC-1 in ISO9712  non a livello operativo ma ispettivo ,

 

In attesa di una sua risposta le porgo i miei piu’ cordiali saluti 

Tra gli standard di certificazione SNT-TC-1A e ISO9712 non esiste un sistema di mutuo riconoscimento, questo dovuto al fatto che pur riguardando lo stesso "mondo" sono sostanzialmente differenti:

– SNT TC 1A è una certficazione di tipo aziendale, in accordo alla Written Practice interna, alle procedure di controllo aziendali
– ISO 9712 è una certificazione rilasciata da un ente terzo accreditato che esamina il candidato sulle sue conoscenze teoriche e pratiche in accordo agli standard di riferimento (UNI EN ISO 11666, UNI EN ISO 1764…..)

Di fatto un tecnico qualificato in accordo alla SNT TC 1A per ottenere la qualifica UNI EN ISO 9712 deve sostenere un esame presso un centro accreidtato.

certificazione UNI EN ISO 9712 determinazione del senso cromatico

Riportiamo di seguito una domanda pervenutaci sulla determinazione del senso cromatico o capacità di visione dei colori :


Salve, vi scrivo in merito alla conformità sulla visione dei colori in quanto non mi è ben chiaro cosa dovrebbe certificare il medico nello specifico.  
 Mi spiego, la normativa cita semplicemente:"Una visione dei colori sufficiente a permettere al candidato di distinguere e differenziare il contrasto tra i colori in riferimento al metodo per il quale si richiede la certificazione."
Quale sarebbe la dicitura corretta, basta una semplice attestazione di capacità di distinzione sufficiente dei colori o nell'attestato rilasciato dall'oculista si deve specificare anche il o i metodi per il quale vengo abilitato? 
Inoltre, e possibile adottare un solo attestato per l'ammissione a più esami?
La data dell'attestato per un candidato che sostiene gli esami per la prima volta deve essere di massimo 3 mesi antecedente alla data dell'esame?
Se potreste darmi qualche chiarimento in merito ve ne sarei molto grato, in quanto non sono riuscito a trovare nulla di più specifico. Cordiali Saluti.
 

Cerchiamo di rispondere alla domande poste :

La dicitura corretta non è scritta esplicitamente da nessuna parte. Una dicitura generica tipo " sufficiente distinzione dei colori" dovrebbe andar bene, una più precisa citando il metodo di prova del tipo "Test di ISHIHARA per la determinazione del senso cromatico superato positivamente" dovrebbe andare più che bene. Ad ogni modo le richieste potrebbero variare in base all'organismo di certificazione scelto. Il consiglio è quello di chiedere a chi certifica cosa vuole che sia riportato nel certificato. Nello specifico su questo punto la norma prevede che "il candidato deve distinguere e differenziare il contrasto di colori o le sfumature di grigio utilizzati nel metodo PND". E' evidente che nel caso della lettura lastre sia importante fare un esame specifico per le sfumature di grigio. 

La visita oculistica può essere fatta da un medico oculista o da un ottico optometrista. L'ottico è una soluzione veloce ed economica.

Nel certificato oculistico non serve specificare i metodi e lo stesso certificato può essere usato più volte purché non sia antecedente a ……….. mesi rispetto la data del rinnovo o dell'esame

Non abbiamo specificato i mesi perchè anche in questo caso il numero può essere diverso da un'organismo di certificazione all'altro.

In particolare la norma prevede 12 mesi per il rinnovo e la ricertificazione ma non scrive nulla riguardo la prima certificazione. Quindi nel caso di prima certificazione la vetustità del certificato è decisa dall'organismo di certificazione.

 

Certificazione UNI EN ISO 9712 livello 1 e Livello 2

Una delle domande più frequenti che vengono poste quando una persona deve certificarsi è:

posso fare il Livello 1 e il Livello 2 in una sola volta ?

La domanda, lecita, deriva da una non chiara conoscenza della norma UNI EN ISO 9712 e delle relative proposte di formazione che per "esigenze di marketing" non hanno interesse a specificare in modo chiaro le regole della certificazione.

Si precisa che la norma non prevede:

  • corsi di Livello 1 e Livello 2 integrati o peggio certificazioni. Il candidato o fa il corso e si certifica per il Livello 1 o per il Livello 2
  • chi si certifica al Livello 2 deve per forza passare per il Livello 1 

La norma prevede invece l'accesso diretto al Livello 2 purchè il candidato abbia alcuni requisiti, quindi non è esatto dire che il candidato al Livello 2 deve essere già un Livello 1. La UNI EN ISO 9712 prevede delle "possibili riduzioni" sia per le ore di addestramento sia per il tempo di esperienza pratica.

In ogni caso le riduzioni di ore per l'addestramento e del tempo di espereinza non può mai superare il 50% di quello previsto dalle tabelle della norma che divide questi requisiti in base al metodo in cui viene richiesta la certificazione.

Tempi di addestramento previsti dalla norma 

Tempi di esperienza previsti dalla norma

Le riduzioni di addestramento e di esperienza vengono anche disciplinate dai regolamenti che gli organismi di certificazione devono formalizzare con ACCREDIA. In sostanza le riduzioni previste dalla norma, vengono regolamentate in maniera leggermente diversa da ogni ente che deve comunque muoversi entro gli spazi previsti dalla UNI EN ISO 9712.

Quindi per conoscere esattamente le regole per la certificazione, oltre a guardare cosa dice la norma, risulta importante conoscere l'organismo di certificazione e il suo regolamento che ha depositato e pattuito con ACCREDIA. 

La certificazione del personale addetto ai Controlli non Distruttivi

La norma UNI EN ISO 9712 è la norma per la certificazione del personale addetto alle “Prove Non Distruttive”. La nuova edizione di luglio 2012 ha pienamente sostituito la UNI EN 473 portando a termine un percorso iniziato anni fa, la cui tappa finale è stata scritta a Cancun nell'ottobre 2011 durante la conferenza panamericana sulle prove non distruttive.

L'approvazione della normativa è stata votata a livello globale da tutti gli istituti interessati e ha il fine di creare un percorso di certificazione unificato in tutto il mondo e quindi la figura dell'operatore addetto al controllo non distruttivo sarà unificata e riconosciuta a livello globale.

Anche ASME sta guardando con interesse a tale possibilità ed orientata verso la certificazione ISO 9712 per la qualifica / certificazione degli operatori.

Una volta che ASME adotterà la ISO 9712 per la certificazione del personale, il passaggio dalle certificazioni regionali alla certificazione globale sarà concluso.

Intanto la UNI EN ISO 9712 è stata accettata dall'Europa e dall'Italia cambiando le regole per la certificazione del personale.

La vecchia norma EN 473 e la nuova ISO 9712 non si differenziano di molto l'una dall'altra, ma questo cambiamento costringe comunque gli enti di certificazione a porre mano ai loro regolamenti adeguandoli alla nuova norma. ( se non altro per il cambiamento del nome )

In queste pagine vorremo fare chiarezza in merito alla nuova norma e al comportamento / adozione della stessa da parte degli enti di certificazione. Ci sembra importante dare delle spiegazioni su questo argomento in quanto il mercato della formazione del personale, complice anche il momento di crisi, risulta molto disorientato e disorientante creando una proposta formativa non uniforme e a volte di difficile interpretazione normativa.

Per questo chiederemo ai principali enti di certificazione operanti in Italia di aiutarci a fare chiarezza in merito pubblicando i loro punti di vista e magari i loro regolamenti in modo che siano facilmente individuabili e confrontabili. Lo scopo è la trasparenza in modo da mettere in condizioni le persone di poter scegliere e valutare il percorso formativo che dovrebbe essere uniforme, a livello generale, per tutti.

Per raggiungere gli scopi previsti in questo momento vorremo mettere in risalto per ogni metodo di controllo, le ore di formazione previste da ciascun ente, le modalità di esecuzione delle ore di formazione ( in aula o e-learning ), gli argomenti minimi previsti per la formazione del personale.

Tutto questo risulta importante per poter valutare e scegliere i corsi di formazione proposti che spesso si contrappongono proprio per queste caratteristiche dando la sensazione di una babele totale in merito ad una formazione che dovrebbe seguire precise regole.

Per informazioni: info@iso9712.com